giovedì 28 maggio 2015

Jean-Jacques Rousseau - EMILIO






da:  EMILIO

(...). In capo a sei mesi, considerare di nuovo il medesimo giovane e non lo riconoscerete più; propositi liberi, massime di alto tono, modi spigliati, lo farebbero prendere per un altro uomo, se le facezie sulla sua primitiva semplicità, la sua vergogna quando gliela rammentano, non mostrassero ch'egli è lo stesso e che ne arrossisce. O a quel punto si è formato in poco tempo si è formato in poco tempo!  (...).  Le prime voluttà sono sempre misteriose; il pudore le condisce e le nasconde: la prima amante non rende sfacciati, ma timidi. Tutto assorto in uno stato così nuovo per lui, il giovane si raccoglie per gustarlo, e trema sempre di prenderlo. Se è strepitoso, non è né voluttuoso né tenero; finché si vanta non ha goduto.  (...)



































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